Nobel 2022, le previsioni sui vincitori

Nobel 2022, le previsioni sui vincitori

Nobel 2022, le previsioni sui vincitori


Gli analisti di Clarivate ritengono che sia in lizza per il Nobel per “le sue ricerche rivoluzionarie nella fisica dei sistemi quantistici a molti corpi utilizzando atomi ultrafreddi e gas molecolari, che hanno aperto la strada alla simulazione quantistica di ‘solidi articificiali’”.

Stephen Quake

Quake è un fisico e imprenditore americano, professore di biofisica all’università di Staford, e direttore scientifico della Chan Zuckerberg Initiative. È un esperto di microfluidica, la scienza che studia il comportamento dei fluidi in canali di dimensioni microscopiche, convenzionalmente al di sotto dei 100 micrometri di diametro. È di particolare interesse nell’ambito della medicina, perché permette di creare sistemi diagnostici efficaci, economici e sicuri. Clarivate ritiene che Quake potrebbe aggiundicarsi un Nobel per “i suoi contributi alla fisica dei fenomeni dei fluidi sulla scala dei nanolitri”.

Takashi Taniguchi e Kenji Watanabe

Taniguchi è il direttore dell’International Center for Materials Nanoarchitectonics dell’istituto nazionale per le scienze dei materiali di Tsukuba, in Giappone. Watanabe è un suo collega, e insieme si occupano da anni di creare cristalli esagonali di nitruro di boro, un materiale ultrasottile di cui sono praticamente gli unici produttori al mondo, e che risulta fondamentale nelle ricerche che coinvolgono il grafene e altri materiali a due dimensioni. I cristalli che producono vengono forniti gratuitamente a tutti i laboratori del mondo che si occupano di queste ricerche, e così i due sono spesso citati tra gli autori degli articoli scientifici ottenuti grazie ai loro cristalli. Risultato: oggi sono tra gli scienziati con più citazioni al mondo nel campo dei materiali a due dimensioni, anche se non si occupano nemmeno di fisica del grafene. Clarivate pensa che potrebbe bastare, comunque, e li candida al Nobel per “la produzione di cristalli di nitruro di boro esagonali di elevata qualità, la cui disponibilitàè ha permesso una rivoluzione nella ricerca sui comportamenti elettrici dei materiali a due dimensioni”.

Chimica

Zhenan Bao

Bao è professoressa di ingegneria chimica a Stanford, e direttrice della Stanford Wearable Electronics Initiative (eWEAR). La sua specialità è lo studio dei semiconduttori organici, sostanze che permettono la creazione di dispositivi elettronici flessibili e sono alla base di quella che oggi viene chiamata plastic electronics, basata cioè su transistor e altri componenti elettronici fatti di polimeri plastici. Secondo le analisi di Clarivate, il Nobel potrebbe arrivare per “lo sviluppo di nuove applicazioni biomimetiche dei materiali elettronici organici e polimerici, come la ‘pelle elettronica’ flessibile”.



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di Simone Valesini www.wired.it 2022-10-02 05:00:00 ,

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